Descrizione
Si tratta di un potente ibrido a dominanza indica, molto amato in tutto il mondo. Le sue vere origini sono sconosciute, ma si ritiene risulti da un incrocio tra la Chemdawg, la Lemon Thai e una Kush pakistana. La provenienza del nome “OG Kush” è ugualmente un mistero. Molti ritengono sia l’abbreviazione di “Original Gangster”; altri invece sostengono che OG stia per “ocean grown”, per la sua origine californiana in prossimità dell’oceano. È facile da coltivare e produce un effetto fisico potente e calmante al tempo stesso.
Coltivazione della OG Kush Femminizzata della White Label
La varietà OG Kush Femminizzata della White Label è al 75% indica e al 25% sativa. La dominanza indica risulta evidente non solo dall’aspetto compatto e dalle dimensioni contenute, ma anche dall’effetto rilassante su tutto il corpo.
Questa è la versione femminizzata della varietà, facile quindi da coltivare in quanto non sarà necessario identificare e rimuoverele piante maschili. OG Kush ha un tempo di fioritura molto breve, di soli 55 giorni: è insomma ideale per i coltivatori desiderosi di anticipare il raccolto.
Le caratteristiche indica sono evidenti nella bassa statura delle piante, tipicamente intorno ai 90-160 cm. L’aspetto è anche quello classico dell’indica: tozzo e cespuglioso, con molti rami laterali. Il rendimento della varietà è impressionante: fino 550 grammi al metro quadrato se coltivata all’interno e fino a 1100 grammi per pianta se coltivata all’esterno.
Le cime sono un altro punto di forza della OG Kush Femminizzata: grandi, dense, rivestite di resina viscosa e caratterizzate da un attraente colore verdognolo. Per risultati ottimali si raccomanda di coltivarla in climi mediterranei o, in alternativa, all’interno sotto la luce artificiale.
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